venerdì 2 marzo 2007

Il Web 2.0

Si parla sempre più di Web 2.0 come aspetto sociale della rete, il famoso "social networking".

Ahimè qui al Sud devo dire che siamo messi male. Quando vado da alcuni clienti sopratutto quelli piccoli si è convinti che internet sia Internet Explorer e che il motore di ricerca sia una black box misteriosa. Altro che parlare di Web 2.0!

Comunque ritornando seri quando parliamo di web 2.0 non facciamo altro che fare riferimento alla condivisione del sapere e dell'informazione.
Si passa quindi dal concetto di "interconnessione" per rendere disponibili semplici informazioni a quello di "collaborazione" o interazione sociale.
Interazione sociale realizzata facendo uso di nuove tecnologie. Quali ?
  • XML
  • RSS e feeds
  • Ajax
  • Web services
  • tags

e tantissime altre. Tecnologie ma non solo, anche strumenti e applicazioni orientate al famigerato web 2.0. Un esempio ?

  • blogs
  • wikis
  • podcasting
  • social community e social networking

Attenzione stiamo parlando però di tecnologie che non sono al centro dell'attenzione, poichè come insegna qualcuno il contenuto è sovrano. Dunque spazio alla produzione di contenuti di qualità e alla creazione di contenuti multimediali (podcasting, video, images). A proposito di produzioni multimediali ecco un semplice video trovato su Youtube molto carino in cui si parla di Web 2.0:





giovedì 1 marzo 2007

Rifare Italia.it

Il portale italiano Italia.it è costato oltre 40 milioni di euro. Tre anni di lavoro e il risultato è un ottimo esempio di come non si deve realizzare un portale, a partire dalla navigazione, poca aderenza agli stadard e nessuna innovazione.

Ma non si parla di un pò di tempo di Web 2.0, anzi forse di 3.0? Forse con 40 milioni un pò di innovazione si poteva anche fare.

Comunque è nata una interessante iniziativa, RItaliaCamp che si ripropone di rifare il portale Italia.it servendosi della collaborazione di tutti gli utenti.
Come si dice giustamente in rete non si sfruttano le esperienze degli utenti "sul campo" che potrebbero ritornare utili per descrivere il turismo italiano attraverso contributi quali foto, racconti, video.


Qui un esempio di portale turistico dedicato al Montenegro, dove si raccolgono anche le testimonianze dirette dei turisti che hanno visitato il paese.

Il self organizing content e il Web 3.0

Facciamo ancora fatica ad abituarci ad alcuni termini come Web 2.0. e Semantic Web che già da un pò di tempo si parla di Web 3.0.

Si avete capito bene Web 3.0. E' stato coniato un nuovo termine, pratica molto diffusa sopratutto nella sfera internet. Pensate ad esempio se chi ha inventato il termine "Blog" lo avesse invece definito come un content manager in cui gli utenti possono commentare i post, può essere che non avrebbe avuto questo successo, o forse si.

In poche parole con il Web 3.0 si parla di una serie di servizi in grado di estrarre "conoscenza" o regole dai contenuti online che consentano di descriverli meglio e facilitare le ricerche degli utenti.Un insieme di strumenti per analizzare i contenuti dunque ma non solo.

Con il web 3.0 si inizia dunque a parlare di strumenti di content analytics che sono però un qualcosa di più che semplici tools statistici. Le tecnologie basate solo su statistiche sono infatti una componente del web da moltissimo tempo oramai.Qui invece si tende molto di più ad un Web di tipo "semantico", ovvero si cerca di lavorare sulle strutture dei contenuti, si cerca di aggiungere un nuovo livello di organizzazione ai contenuti. Già molti degli strumenti di tagging in qualche modo forniscono loro stessi un sistema più "intelligente" di analisi web.

Con il web 3.0 e le tecnologie legate al web mining invece a quanto pare, parleremo di self-organizing web, ovvero contenuti in grado di auto-strutturarsi grazie alla collaborazione di tantissimi editor.Avremo dunque dei contenuti che si aggiorneranno continuamente grazie alla capacità degli editori di organizzarli e porli in "relazione".Gli strumenti di mining 3.0 ci consentiranno dunque a quanto pare di estrarre conoscenza (knwnoledge) da questi contenuti grezzi, in modo da organizzarli più efficientemente e facilitare le ricerche degli utenti.

Chissà che non si parli già di Search Marketing 3.0 in un futuro non troppo lontano ...