mercoledì 15 ottobre 2008

Conoscere o essere informati ?

Il termine "conoscenza" ha conosciuto negli anni una serie di definizioni più o meno corrette che ne hanno evidenziati gli aspetti più significativi. Generalmente in una ideale piramide della conoscenza si parte da una base di dati "grezzi" che interpretati correttamente e rielaborati portano all'informazione.
Conoscenza è invece un termine difficile da definire in quanto la sua definizione è influenzata dal contesto in cui viene applicata, ma è comunque in relazione con i concetti legati alla rappresentazione dell'informazione, come queste venono elaborate e riusate per costituire un "patrimonio" di esperienza di un soggetto (o anche di una azienda). Il focus è evidentemente spostato sull'apprendimento.
Alla luce di quanto detto sopra mi chiedo : voi preferite conoscere o semplicemente essere informati ?
Oggi ho letto che le scuole sono in agitazione per via della riforma e dei tagli previsti, poi gironzolando per il web scopro che il ministro dell'istruzione è fra i più popolari e apprezzati dagli italiani.
Ora mi chiedo, quanto ci si può fidare dei mezzi di informazione ? E questi ci aiutano a "conoscere" o ci forniscono semplicemente dei dati che dovremmo elaborare in qualche modo ?
Il ruolo dei media, che siano le televisioni, i giornali e perchè no anche i blog è centrale nella nostra vita, ecco perchè dovremmo insegnare in qualche modo (anche ai nostri figli) come fruire correttamente la grande mole di informazioni che abbiamo a disposizione. Organizzare meglio quindi i contenuti, filtrarli ed elaborarli in modo da acquisire un pò di conoscenza.

E sopratutto qualcuno dovrebbe smetterla di far finta che i blog come media "reale" non esistano, sopratutto lì in alto dalle parti di Roma ...
Io comunque preferisco conoscere.

mercoledì 16 aprile 2008

Posizionamento naturale

Fra i vari metodi per aumentare la propria visibilità oltre ai tradizionali canali di comunicazione esistono quelli tradizionali su web: posizionamento naturale e campagne di keyword advertising o PPC (Pay per click).
Sono due metodi entrambi validi che andrebbero miscelati al fine di ottenere un giusto compromesso. Generalmente si parte da campagne pay per clic per avere un riscontro immediato, ovvero una campagna mirata ad un target di utenti specifico da poi trasformare in "contatti" e successivamente in potenziali clienti.

Le campagne PPC hanno un indiscusso vantaggio ovvero consentono di incrementare i "contatti di qualità" ovvero non semplici visitatori ma utenti potenzialmente interessati all'acquisto di un prodotto o servizio.
Un buon posizionamento naturale o organico può essere ottenuto nel tempo sopratutto utilizzando tecniche etiche e lavorando sulla qualità dei testi e sulla struttura di un sito web.

La propensione a scegliere uno o l'altro metodo o entrambi è fortemente influenzata anche dalle scelte compiute dai colossi del Search Marketing. Google si sta orientando sempre di più verso la "Universal Search", ovvero mostrare i risultati della ricerca dei vari sottogruppi (web, news, immagini, video) su una stessa pagina. E poi aggiungiamoci anche blog, RSS e altro.
Il ruolo del posizionamento naturale quindi potrebbe essere sempre più messo in discussione da tali scelte.
Staremo a vedere quali saranno le tecnologie che questi motori metteranno a disposizione in futuro.

lunedì 7 aprile 2008

Promozione siti

Il web marketing è da sempre considerata una attività fondamentale per chi vive nel grande pianeta internet. La comunicazione fra utenti sta diventando sempre più indinspensabile e fondamentale. Lo notiamo anche nella recente campagna elettorale. Gli utenti della rete, in particolare i bloggers scrivono improvvisandosi anche giornalisti free lance, commentano, taggano.
Diventa sempre più fondamentale per chi si occupa di search engine marketing, di motori di ricerca e di web marketing identificare il pubblico finale a cui ci si rivolge. Oggi non è più sufficiente promuovere un sito con i mezzi tradizionali, ma la comunicazione va "indirizzata" verso un target di utenti specifico.
Recentemente la piattaforma AdWords di Google ha rilasciato un tool che era in beta fino a poco tempo fa, il cosiddetto Demographic bidding.
Riporto la definizione dal blog di Google AdWords

"What is demographic bidding? It's a feature that helps you target your ads to users of a particular age group (such as ages 18-24), by gender, or to combinations of those groups. You can use demographic bidding whether you are using contextual or placement targeting and with both CPC and CPM bidding. You can refine your reach based on users' gender and age on certain sites in the Google content network such as MySpace and Friendster, whose users provide that information about themselves. AdWords receives the data in anonymous and aggregate form from participating partner sites, which means that users can’t be personally identified."

Cioè in teoria sarebbe possibile contestualizzare gli annunci sponsorizzati sulla base di informazioni demografiche. Staremo a vedere se l'iniziativa avrà successo.